mercoledì 26 ottobre 2016

giancarlo luini

Anche oggi sono qui per parlarvi di un mio allievo

Giancarlo Luini

Pittore figurativo di realismo contemporaneo, ritrattista, paesaggista e grafico, una spinta fondamentale, nel suo percorso artistico, la ottiene con l’ incontro con Carpi, Milesi, Passoni, Valtorta e il Prof. Dilani del Circolo Culturale V. Van Gogh. Nel 2002 assistente del Maestro Giampietro Maggi entra a far parte degli insegnanti di disegno e pittura a olio al CAM ininterrottamente dal 2009.

Ma ci pensate? Io che ho come allievo un insegnante! E' per me un onore e motivo d'orgoglio.

La sua attività pittorica si è presto affermata per opere di pregio, cariche di fascino evocativo, per ritratti di sensibile umanità, sapendo cogliere ed esprimere sulla tela intimi valori interiori.

Membro dell’Associazione Artistico Culturale Gruppo Sirio. dal 2002 ne diventa Presidente nel 2010, dopo anni di presenza costante nel Consiglio Direttivo.

Giancarlo mi segue da quando ho iniziato a frequentare il gruppo Sirio anzi, è stato proprio lui a propormi di insegnare.

Luini è una persona gentile di grandissima umiltà, diciamo... un "allievo" modello. 

Ascolta qualsiasi suggerimento e mette in pratica diligentemente, cercando di fare tesoro di ogni insegnamento che possa migliorare la sua arte.

Naturalmente, essendo a sua volta insegnante ha eseguito mirabili lavori.

Ecco il primo



Questo lavoro è stato ispirato da una fotografia, ma qui c'è poesia.

Gli alberi spogli, i colori autunnali e la piccola figura solitaria hanno un significato simbolico. Questa però non è una solitudine negativa. I colori suggeriscono piuttosto un intimo rapporto con il paesaggio, un luogo in cui stare bene in serenità e contemplazione. 

La tela è stata preparata con una base di Terra di Siena naturale, bruciata e poca terra d'ombra. Sono susseguite sovrapposizioni degli stessi colori alternati ai verdi, violetti, stil de grain e Bruno Van dick. I rami degli alberi e la boscaglia in lontananza è stata realizzata alla fine su tela asciutta.

Bello l'effetto del primo piano molto scuro che dà molta luminosità a tutto il quadro nonostante l'uso del bianco sia pressoché inesistente.

Secondo lavoro


Giancarlo non si risparmia.

Voglio dire che cerca sempre di superare se stesso sfidandosi nella scelta di soggetti abbastanza complessi. In questa Venezia c'è prospettiva, profondità e luce a dimostrazione di un disegno accurato e preciso.

Precisione che però viene superata con l'uso disinvolto del colore usando pennellate di colori complementari a contrasto specialmente nei molteplici riflessi d'acqua. Egli ha colto perfettamente la lezione impressionista. Il risultato è ottimo, equilibrato anche compositivamente.

Terzo ed ultimo lavoro


Come dicevo Giancarlo Luini non cerca scappatoie.

Questa ampia veduta sui Navigli, descritta al tramonto quando già si accendono i lampioni, la dice lunga sulle sue capacità grafiche e pittoriche.

Soggetto difficoltoso per la prospettiva e pieno di particolari che questo artista dalla pazienza infinita risolve brillantemente. Infatti non ha mai fretta di finire il lavoro e si sa, la tecnica ad olio necessita appunto di pazienza.

Molto bella la risoluzione della luce ottenuta con accostamenti di toni caldi della gamma delle terre a quelli più freddi con aggiunta di violetti.

I colori che Giancarlo predilige sono pacati, armoniosi ma mai spenti, per un gioco di chiaro-scuro molto incisivo in cui le ombre sono colorate e le luci non sono bianche.

Cos'altro dire se non      

                                          Bravo!





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