domenica 16 ottobre 2016

Continuando la carrellata dei miei allievi oggi vi presento

Pasquale De Cillis

E' un membro iscritto al Gruppo Sirio e partecipa attivamente alle iniziative ed alle manifestazioni organizzate da questa associazione milanese, in particolare ha seguito i miei corsi di ritratto e sull'impressionismo.

All'inizio era un po' impacciato, perché io ho rivoluzionato la sua pittura  insegnandogli un metodo completamente diverso dal suo.

Infatti non preparava la tela e lavorava direttamente sul supporto bianco, inoltre non conosceva la tecnica della sovrapposizione in più stesure. Ma è una persona che ascolta e cerca di mettere in pratica.

questo è il suo primo lavoro



Avevo selezionato immagini che potessero avere gradi differenti di difficoltà di interpretazione applicando la tecnica impressionista, Pasquale ha scelto questo soggetto.

Qui ha potuto cimentarsi con la risoluzione di problemi come riflessi sull'acqua,  il verde della vegetazione e la prospettiva aerea.

La difficoltà maggiore che ha riscontrato è stata quella di discostarsi dalla meticolosità della definizione dei vari elementi.

Infatti egli tende a riprendere in modo molto pignolo i contorni ed i colori delle figure perdendo la freschezza dell'insieme.

Il colore di un oggetto non è mai definito nell'impressionismo, ma risente dell'influenza dei colori degli oggetti immediatamente vicini, ci deve essere una " risonanza " degli stessi in tutto il quadro in modo che anche gli accostamenti più azzardati risultino in armonia.

Questo concetto non è di facile comprensione e quasi tutti gli allievi si sono dovuti scontrare e misurare con questa nuova concezione.

E' quindi stato piuttosto difficile per Pasquale dover rinunciare a tale precisione per imparare un metodo pittorico totalmente estraneo al proprio, sia appunto formale sia per l'uso dei colori.

Egli non era abituato ad  usare pennellate di colori caldi e freddi accostati, tecnica che invece ha dovuto applicare perché il suo quadro potesse risultare naturale.

Questo il suo secondo lavoro


Questo soggetto è stato scelto da una sua fotografia.

Anche qui possiamo notare la sua tendenza alla descrizione troppo precisa dei particolari che in qualche modo sacrifica l'emozione. Il primo lavoro in questo senso mi sembra migliore.

Comunque sia sono sicura, nonostante le difficoltà, ( che per altro tutti gli allievi più o meno hanno riscontrato ), abbia imparato un nuovo modo nell'uso dei colori e nel metodo di svolgimento di un quadro con la tecnica ad olio.

L'anno scorso ha partecipato al mio corso sul ritratto e dopo un primo lavoro molto sofferto ha dimostrato di aver capito piuttosto bene l'insegnamento ricevuto sorprendendomi con questo


Il volto dei bambini è sempre più difficile da riprodurre in quanto non hanno segni particolari, inoltre non hanno un carattere definito, ma qui troviamo due occhi splendidi e curiosi del mondo. Anche i capelli sono risolti bene ed in modo disinvolto. Bravo De Cillis


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