lunedì 21 aprile 2014

Condividere la ricerca e le emozioni della pittura

La città sale. Milano EXPO 2015. 80x80 olio su tavola

Buongiorno a tutti e grazie per aver 
visitato il mio blog. Sono Raffaella Pinna e questo è il mio primo post.
Attraverso la mia pittura vorrei condividere con altri l’esperienza della mia ricerca e delle mie emozioni, così come riesco a fare sempre con grande passione  ogni volta che gestisco un  corso sia di gruppo che individuale.  
Non amo molto parlare  di me, ma mi piace l’idea che lo possa fare  una mia allieva che mi conosce e che mi segue nel mio lavoro da tre anni……………….

……....“ e in effetti quando conosci da un po’ di tempo Raffaella non puoi non parlare e scrivere di lei.
Piccolina, minuta,  passa sicuramente inosservata quando entra in un bar o  cammina per strada, ma non puoi non notarla  quando ti si  presenta davanti con una borsa di stoffa, terribilmente grande rispetto a lei,  in cui ha riposto un suo quadro perché vuole fartelo vedere o deve consegnarlo a un concorso.
Ma quando  la incontri  ad una lezione e inizia a parlare di pittura, o di arte in genere, immediatamente la sua piccola figura diventa una gigantesca fonte di energia e tu non puoi fare a meno di concentrarti su di lei e ti  senti sempre più catturato dalla coerenza dei suoi  ragionamenti, dalla complessità delle sue conoscenze,  dalla forza delle sue parole.
Il punto di ritorno (la legge del 7). 80x60 olio su tavola
Parole che, come in fondo le sue opere, non sono mai improvvisate, mai impulsive ma sempre frutto di una preparazione, di uno studio attentissimo di cui Raffaella fa sempre fatica a ritenersi  soddisfatta.
Forse in questo forgiata dalla rigorosa preparazione artistica conseguita con il maestro Serafino Campi.
Raffaella  non si stanca mai di ripeterti i suoi concetti, cercando sempre l’esempio più semplice che ti permetta di capire profondamente e soprattutto di amare l’arte che ti sta spiegando.  E forse questa straordinaria capacità comunicativa , sicuramente innata, si è poi affinata anche con l’esperienza di insegnamento ai bambini che ha svolto da giovane.
La pittura come la concepisce Raffaella è una cosa maledettamente seria, non scherziamo. 
E questo studio serissimo della pittura l’ha accompagnata  da sempre.
Periodi particolarmente struggenti in cui i suoi quadri parlavano della sua sofferenza interiore  e  di una personalità sdoppiata  alla ricerca del suo equilibrio, inizialmente sulle onde di un filone surrealista per sfociare in seguito in un’esperienza futurista, ma sempre personalissima.
Periodi di ragionamento, in cui Raffaella ha espresso nei dipinti il suo amore per il ritmo e l’armonia della musica , e poi il simbolismo dei numeri  e il significato dei colori,  in modo che ogni quadro potesse  offrire allo spettatore una duplice chiave di lettura, sia emotiva che concettuale, in un equilibrio perfetto tra forma, composizione,  luce e movimento.
Accanto ai quadri, sempre originalissimi e diversi, spiccano i ritratti, nei quali Raffaella riesce a infondere una plasticità veramente particolare.    Molto felici gli ultimi lavori, dedicati a personaggi famosi , tra i quali Pasolini e Ligabue”…………………...