martedì 11 ottobre 2016

Eccomi di nuovo per presentare una allieva ed amica:

ANGELA ARUTA
Grande appassionata d'arte ha iniziato il suo percorso da autodidatta, con tanti manuali d'uso, qualche corso serale di disegno presso la scuola del Castello a Milano e la visita assidua a moltissime mostre, prediligendo l'arte figurativa.
Dal 2011 si iscrive al  GAR ( gruppo artistico Rosetum ), frequentando i corsi di acquerello con Valentino Pizzi e Luigi Zucchero. In seguito si cimenterà con la tecnica ad olio sotto la mia guida.
Ormai mi segue da diversi anni, dapprima con un corso base durato tre anni in cui ha imparato la tecnica della grisaglia ed in seguito diverse altre tecniche fra le quali il metodo del ritratto. L'anno scorso ha voluto riprendere lo studio del volto umano e quest'anno naturalmente non poteva mancare, amando moltissimo gli impressionisti.
Ed ecco il suo primo approccio con questa tecnica


Direi un buon risultato. Sono soddisfatta!
Angela viene dall'acquerello, una tecnica molto veloce ed immediata. La maggiore difficoltà che incontra nella pittura ad olio è la pazienza.
Lei vorrebbe vedere il quadro finito in una sola stesura.
Non che questo non si possa fare, ma ci vuole grande abilità e padronanza del pennello e dei colori, come ci insegnano i grandi pittori impressionisti.
Ma prima di riuscire ad arrivare a tale sintesi bisogna avere la pazienza di imparare a sovrapporre diverse stesure.
In questo lavoro la preparazione di base è stata fatta ad acquerello, sono seguite due stesure ad olio e qualche ritocco finale.
L'effetto della luminosità è stato creato usando in modo opportuno brevi pennellate di colori contrastanti accostate l'una all'altra, variandone la direzione e la grandezza.
Infatti non esistono contorni precisi che delineano i vari elementi che compongono il quadro, ma è proprio la diversa direzione della pennellata che descrive gli elementi.
Inoltre diminuendo man mano la grandezza della pennellata si crea l'effetto della lontananza pur mantenendo gli stessi forti accostamenti di colore.
Da notare l'uso parsimonioso del bianco che di per sè non è luce e le ombre " colorate ", come abbiamo imparato dalla tecnica impressionista.

Peccato che Angela non abbia potuto eseguire altri lavori, dal momento che ha
perso parecchie lezioni, ma vi presento comunque un lavoro eseguito nel corso di ritratto


L'anno scorso ho insegnato un metodo per eseguire il ritratto.
Ho scelto una bellissima fotografia di Anna Magnani, molto espressiva e ben contrastata, leggermente di tre quarti, in quanto è l'angolazione più semplice da
riprodurre.
Dice Angela:
Sono affascinata dal modo in cui Raffaella sa rendere i ritratti, tenendo conto che io sono assolutamente negata a ritrarre il volto umano e a renderne la somiglianza.
Devo dire che  non è molto somigliante al soggetto, ma la cosa curiosa è che sembra più un autoritratto.
In effetti capita spesso di ritrarre inconsapevolmente qualcosa di sè, forse perchè noi stessi siamo la persona che conosciamo meglio e così, anche se i lineamenti non sono quelli di Angela quello che qui io vedo è la sua espressione, occhi penetranti, curiosa  e dolce al tempo stesso.
Chissà! Forse questo dipinto le ha insegnato a conoscersi ancora meglio.

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