lunedì 24 novembre 2014

Milano Expo 2015 - un quadro per riflettere

Buongiorno a tutti.
Vorrei spiegarvi il mio ultimo lavoro.
Sono una veterana del Gruppo Artistico Rosetum. Iscritta dal 1976  partecipo sempre volentieri e con entusiasmo ad una serata che è ormai nella tradizione del gruppo, ovvero la serata a tema.
In breve:
il consiglio del G:A:R: organizza ogni venerdì  serate diverse fra le quali, con la frequenza di una al mese, quella dedicata ad  un tema preciso, stabilito dal consiglio stesso e sul cui tema noi pittori realizziamo il nostro quadro.
Ebbene, il tema era: Apparecchiamo l'expo 2015.
Bene! Non aspettavo altro!
Dovete sapere che da quando a Milano hanno cominciato i lavori per l'Expo ne ho viste di tutti i colori, fra cantieri aperti e lasciati a metà, per non parlare del traffico caotico ed estenuante. Una situazione veramente esasperante che si protrae da più di due anni a questa parte.
Tanto per cominciare...partiamo dal titolo
                                                   NUTRIRE IL PIANETA
Io dico: una gran bella ipocrisia! Chiedo scusa a chi invece approva, ma questa è la mia sincera opinione.
Così dovendo esprimere con un'immagine il mio pensiero è uscito, in perfetto stile DADA, questo:



Comunque la pensiate...   UNA BELLA PROVOCAZIONE, credo.
Una tovaglia bianca, pulita, apparecchiata per due piatti, strappata in due. Da un lato nel piatto c'è un diagramma a torta ( penso non ci sia bisogno di spiegare l'allusione ), dall'altra nel piatto c'è un bambino nero, denutrito.
Senza dubbio è un immagine forte, volutamente provocatoria, perchè anche se non vogliamo vedere, nè ammetterlo, noi popoli occidentali, ( un terzo del mondo ), ci stiamo mangiando le risorse di tutto il pianeta.
Non vi dico le reazioni quando gli altri del gruppo lo hanno visto! Le avevo già messe in conto ed ero preparata. Ma... andiamo con ordine.
Dietro alla tovaglia lo strappo fa intravedere quello che sta sotto.
due personaggi anonimi ( dei quali ho disegnato la silouette ), incravattati, distinti uomini di affari si danno la mano in segno di accordo e, per chi lo vuole vedere, allude anche alla mafia.
Sotto le reti rosse dei lavori in corso si intravede la parola Speculation ed altre come Disadvanteges e Derivative, a fianco un murales di protesta dove sta scritto Cantiere. Tutto questo è stato dipinto su un pezzo di carta stampato che rappresentano diagrammi borsistici.
Infatti in alto a sinistra è disegnata l'insegna di piazza affari.
Sempre dipinto in trasparenza sui diagrammi c'è il Castello Sforzesco, deturpato da costruzioni  a piramide che prepotentemente incombono in primo piano, come se volessero farlo arretrare ed allo stesso tempo oscurarne la bellezza.
Forse un allusione al passato e alle nostre tradizioni ormai obsolete?
A destra a fianco del Castello il grattacielo si staglia cercando di raggiungere il sole, conquista ed emulazione di progresso, ma solo quello tecnologico.
 Quello vero, quello che dovrebbe veramente essere l'emancipazione dell'uomo, quello per il quale tutta l'umanità rispetta il pianeta dandoci la possibilità di avere diritto TUTTI  al cibo ed all'acqua, quello... quello deve ancora venire!
Forse non lo vedrò mai.
Ecco perchè parlo di ipocrisia.
Nutriamo il pianeta... voi ci credete?
Ci credete che porterà posti di lavoro?
Ci credete che Expo sia una buona opportunità?
Certo, forse poteva esserlo, ma da quello che sento e vedo è ancora un modo per i  pochi, potenti e sopra tutto sempre quelli di accumulare soldi e potere.
Perciò, scusate, io non ci credo!

Dicevo prima... ero assolutamente cosciente della provocazione ed infatti quando è stato il momento di commentare il mio quadro è venuto fuori di tutto.
C'è chi si è indignato e mi ha accusato di essere sadica. Ma come ti è potuta venire in mente un'idea simile? Qualcuno mi ha detto ed io ho risposto: E' quello che in realtà facciamo tutti i giorni, i tre quarti del mondo che soffre la fame lo abbiamo creato noi, e ancora ce lo stiamo mangiando.
Altri hanno invece capito e si sono solo limitati a  commentare la realizzazione, dicendomi che magari sarebbe bastata solo la silouette del bambino per far capire comunque il sigificato.
Beh, io la vedo così, e non cambierei di una pennelata o colore quello che ho fatto.

Comunque sia volevo provocare per fare e farmi riflettere a quanto pare ci sono riuscita.

martedì 11 novembre 2014

Perchè preparare la tela

Dopo tutte le informazioni che vi ho dato riguardo alla preparazione dei supporti  mi rendo conto che forse comprare una tela già pronta per essere dipinta è la soluzione più comoda, a meno che, come me, non si voglia usare il legno. In questo caso, l'avete visto, è tutta un' altra storia.
Bisogna sapere alcune cose prima di acquistare una tela.
Al di là del tipo di trama, più o meno grossa, ci sono tele sintetiche, tele di cotone, lino e canapa.
Le migliori, è inutile dirlo sono quelle in fibra naturale.
Mi raccomando! Escludete le sintetiche. Il risultato sarebbe deludente e forse vi scoraggereste subito.
Ma anche le tele in fibra naturale possono avere imprimiture differenti con effetti diversi.

Ci sono le tele preparate a gesso, le riconoscete perchè sono ruvide al tatto. Quando dipingete tendono ad assorbire molto colore. E' possibile in questo caso carteggiarle con carta vetrata fine.
Al contrario le tele ad imprimitura ad olio sono difficoltose in quando il colore scivola. Questo tipo di imprimitura si riconosce dal colore leggermente giallognolo. Se non si ha una pittura abbastanza materica, ovvero usando il colore a pasta ve le sconsiglio.
Infine quelle  preparate con il bianco di titanio e gesso sono le migliori.
Ma dipingere sulla tela bianca non è la cosa migliore.
In primo luogo  tutta quella superficie bianca spaventa un po', per lo meno a me fa questo effetto. Inoltre c'è un motivo molto preciso che spinge ogni pittore a preparare la tela con un colore neutro.

Sì, la superficie bianca oltre a disorientare è ingannevole.
I colori infatti risultano più scuri o più chiari, più squillanti o più spenti in base ai colori immediatamente vicini, cioè quello che normalmente viene chiamato contrasto.
A dimostrazione possiamo fare una prova molto semplice.
Prendiamo due fogli, uno bianco ed uno nero e mettiamo, ad esempio un quadrato grigio identico su ciascuno dei due fondi.
Ci si accorge immediatamente che  sul bianco il grigio risulta scuro, ma lo stesso grigio sul nero risulta molto più chiaro.
E' un effetto della percezione del nostro occhio.
Ecco spiegata la necessità della preparazione di base con un colore neutro come ad esempio una terra di Siena naturale o bruciata, se si desidera un fondo " caldo " o una terra d'ombra naturale, logicamente diluite e stese  in modo da creare una superficie di colore molto sottile, altrimenti la terra d'ombra risulterebbe notevolmente scura.
In questo modo i colori che andremo ad usare verranno percepiti dal nostro occhio nel tono corretto.


Vi aspetto alla prossima lezione in cui vi spiegherò in concreto diversi procedimenti di preparazione di questa base e del disegno.

venerdì 10 ottobre 2014

La bellezza genera bellezza

Oggi non parlerò di pittura ma vorrei approfittare di questo spazio per dire una cosa molto importante.
Dunque...
Accendo il televisore per sentire le ultime notizie. Uomini che combattono gli uni contro gli altri, i politici che fingono di fare gli interessi dei cittadini, gente in fila per ore ed ore, come automi senza cervello per poter comprare l'ultimo modello di iPhone, ( e anche su questo avrei una considerazione da fare, ma mi serve un'altro post ).
Penso: sono io che non sono al passo con i tempi o l'essere umano sta correndo ad una velocità folle verso un precipizio?
Spengo la TV ed esco.
Parlo con la gente, ognuno ha la sua storia, mai banale.
Ognuno è un mondo fatto di gioie ma sopratutto di problemi, a volte sono storie di sofferenza, ma nonostante questo ogni persona è capace di grandi slanci, è solidale, sa dare affetto e comprensione.
Mi accorgo che nell'individuo c'è una grande bellezza.

La bellezza è contagiosa!
La bellezza crea altra bellezza!

Ma allora riprendiamocela questa bellezza perchè è l'unico vero senso della vita, è ciò che ci eleva e ci dà la dignità di chiamarci esseri umani.
Vedete... Abbiamo già cambiato il mondo

venerdì 25 luglio 2014

Progetto per un concorso - come nasce un quadro

Quest'anno il circolo culturale Menestrelli del tram ATM   indice il Primo Concorso di Pittura abbinato al più ben collaudato Concorso Letterario ormai alla sua quinta edizione.
L'associazione è nata nel 2005 per volontà di un gruppo di colleghi dell'Azienda Trasporti di Milano.
Due motivi mi hanno convinto a partecipare con un quadro a questo concorso:
 il primo è affettivo.
Mio padre ha lavorato per ben quarant'anni in ATM ed è scomparso proprio nel 2005, quindi perchè non rendergli omaggio?
Il tema del concorso è dedicato a Lucio Dalla e, combinazione vuole che da un po' di tempo pensavo di tradurre in immagine quella bellissima canzone su Tazio Nuvolari. Ecco così spiegato il secondo motivo.
In effetti tutto l'album " Automomobili " inciso nel 1976 è incredibilmente FUTURISTA, sia nei testi sia nella musica.
Dinamismo, colore, simultaneità di immagini, parole...  perfetto allineamento con la mia espressione artistica.
Personalmente ritengo che sia uno dei migliori, se non in assoluto un capolavoro della produzione di quel meraviglioso artista che era Lucio Dalla.
Ed ecco il mio lavoro



ora vi faccio vedere passo passo come è nato:





 Il primo abbozzo studia le " linee guida " cioè lo schema entro cui andrò ad inserire figure e parole e che voglio che evochi contemporaneamente  il percorso stradale e la velocità
In basso un accenno di bandiera sventolante al traguardo


 In questo disegno ho ripreso una delle foto che più mi sembravano indicate per descrivere la frase della canzone che recita:

NUVOLARI HA LA MASCHERA TAGLIENTE

Si vede anche la sovrapposizione dell'altro viso visto di tre quarti


Ed ecco lo schizzo dell'auto, sempre presa da una foto dell'epoca, per l'esattezza nel Gran Premio di Germania del 1935 sulla pista di NURBURGRING guidando un'Alfa Romeo.
Il suo trionfo fece inviperire i gerarchi tedeschi che si aspettavano di vedere l'affermazione della loro nazione.
Sullo sfondo ho aggiunto degli archi in una prospettiva " deformata " per dare più dinamismo al tutto





Qui l'immagine dell'auto viene inclinata e sdoppiata
sempre alla ricerca del concetto di dinamismo e velocità







Infine il disegno definitivo

 Ora è la fase del collage. Questo è il particolare dove ho stampato parte del testo della canzone sulla foto di un cielo e l'ho incollata alla tavola. Infatti ho usato come supporto una tavola di compensato di faggio spessore 5mm rinforzata da un telaio. Ho dato due mani di gesso ( vedi post precedenti riguardo le imprimiture ), ho riportato il mio disegno ingrandito ed infine ho dato una base di colori ad olio molto leggera per " sporcare " il supporto.
Eh già! a me non piace dipingere sul bianco, tutta quella superficie vuota mi spaventa



Ancora una foto sulla quale ho stampato parole appropriate e l'ho incollata.
In seguito riprenderò la foto con pennellate di colore
 Dove vedete il testo significa che ho incollato una foto o pezzi di carta stampata.



questa è tutta la fase preliminare che riguarda il collage

E qui si comincia finalmente con la prima stesura



Mi accingo a dipingere l'auto.




Prima stesura dei due ritratti in sovrapposizione.

In seguito ci vorranno parecchie stesure in cui andrò a " cancellare " il ritratto di tre quarti e a rafforzare le linee guida che sono quelle che danno il movimento a tutto il quadro.
Se poi andate a vedere il quadro terminato il disegno non è rispettato completamente in quanto in fase di lavorazione ho apportato delle modifiche necessarie per un miglior risultato.

lunedì 14 luglio 2014

Lezioni di pittura. Ritratto del quadro eseguito presso gli allievi del gruppo Sirio

Ecco qui mio figlio Aliosha e mia nuora Roberta ritratti nel giorno del loro matrimonio.
Ho cominciato questo quadro quest'inverno nel corso di tre lezioni presso il gruppo Sirio dedicate al ritratto.
I miei allievi mi osservavano mentre io dipingevo e descrivevo loro quello che stavo facendo, che colori adoperavo ed in che modo.



In quella sede, come dimostrazione ho terminato solo il ritratto di Aliosha.









Ho fatto alcune foto dei vari passaggi nella lavorazione fino al prodotto finito, ed ecco qui la sequenza

Ho continuato per mio conto  quello di Roberta.




                                                        Qui si vede solo la traccia segnata sotto la base di preparazione ad olio







ecco il particolare






                                                                         
 ancora una stesura.
ora è più naturale



Qui mi sto dedicando allo sfondo e ancora ad un ulteriore stesura sui due visi.
Per lo sfondo ho riprodotto parte di un quadro che rappresenta due aironi formati dalla data del loro matrimonio. Naturalmente l'ho regalato a loro in quella occasione. Lo si può vedere meglio nelle foto dei quadri sulla natura










Finalmente il quadro è  finito.
Posso firmarlo

lunedì 7 luglio 2014

lezioni di pittura - L'imprimitura delle tele


Eccomi qui oggi per continuare la mia lezione, o meglio i miei consigli riguardo all'imprimitura.
La tela è il supporto più usato sia per dipingere a tempera sia per la pittura ad olio ed acrilici.
Le tele di lino sono le più apprezzate ma anche altri tessuti come la canapa, il cotone e la juta sono ugualmente indicati.
Più di ogni altro supporto la tela si adatta meglio alle contrazioni e dilatazioni provocate dale variazioni atmosferiche, inoltre sono molto agevoli per il trasporto, specie se si tratta di dipinti di grandi dimensioni.
Le tele di cotone sono indicate per quadri di piccole dimensioni mentre per le grandi dimensioni è preferibile il lino greggio o la canapa.
Ma veniamo alla preparazione.
Dapprima si bagna la tela da ambo i lati con una spugna, poi si prepara la colla di coniglio ammollandola in acqua come ho già spiegato nella lezione precedente.
Si scioglie quindi a bagnomaria in proporzione di 60gr. di colla per litro di acqua. Si ottiene la cosiddetta " colletta " che appiccica un pochino toccandola con le dita.
Questa leggera colla tiepida si applica sule due parti della tela e si lascia seccare bene.
Si passa ora all'imprimitura vera e propria impastando con un mestolo di legno la colletta moderatamente calda con del gesso spento o gesso di Meudon, finemente polverizzato aggiungendolo gradatamente fino ad ottenere una pasta molle, omogenea e senza grumi, quindi vi si aggiunge a poco a poco , sempre mescolando altra colletta fino ad ottenere una soluzione leggermente denza ma fluida in modo da poterla distendere bene con una pennellessa.
Se ne applicherà una prima mano sulla parte della tela da dipingere e si lascerà seccare all'aria ma non al sole.
Quando è ben secca si darà una seconda mano e dopo che sarà secca si levigherà con della carta vetrata fine.
Attenzione a non applicare strati di gesso e colla troppo spessi, in quanto potrebbero formarsi bolle o rigonfiamenti. 
L'imprimitura può risultare assorbente, poco assorbente o non assorbente a seconda della preparazione.
Le tele assorbenti sono da sconsigliare per qualsiasi genere di pittura in particolare per quella ad olio, dal momento che assorbendo in grande quantità l'olio contenuto nei colori verranno corrose, divenendo rigide e friabili così che la pittura in seguito potrà screpolarsi e distaccarsi.
 Le più adatte sono quindi tele preparate a gesso e colla sulle quali si stenderà un'ulteriore mano di colla di gelatina o del vinavil allungato con acqua, questo accorgimento renderà la tela poco assorbente. Se poi si vuole ottenere un fondo non assorbente basterà applicare sull'imprimitura già ottenuta una mano di bianco di titanio in olio o della vernice di dammara diluita con olio di lino crudo, questo tipo di preparazione è molto indicata per la pittura ad olio e colori acrilici.
Acquistando tele già preparate è consigliabile passare sulla parte da dipingere una mano leggera di vernice di dammara diluita con un po' di olio di lino crudo.
Volendo incorporare la tela ad un supporto rigido come tavole, pressati o cartone si bagna dapprima la tela, fissandola con dei chiodini, quando è ben asciutta si applica una mano di di colla di caseina o vinavil sia sulla tela che sul supporto rigido, vi si adagia quindi la tela e con un rullo di gomma dura si pressa partendo dal centro verso i lati in modo da ottenere una perfetta adesione. 
I lati che sporgono si ripiegano incollandoli sul retro del supporto, si fa seccare e si provvede poi alla normale imprimitura nel modo sopra indicato.

La prossima lezione riguarderà l'imprimitura di carte e cartoni



lunedì 30 giugno 2014

Lezioni di Pittura. L'imprimitura

La preparazione del supporto da dipingere si dice imprimitura.
E' un complesso di preparazioni fatte con colle animali e gesso, da non confondere con mestiche fatte con gesso, terre, ocre o altre sostanze mescolate con olio e resine, oppure con preparazioni a base di biacca o bianco di titanio e olio.
L'imprimitura è di fondamentale importanza perchè da essa può dipendere il buono o cattivo risultato di un dipinto.
Comincerò con illustrarvi una preparazione tradizionale per le tavole di legno, compensati e pressati di vario genere.

ingredienti:
colla di coniglio o colla di gelatina
gesso di Meudon o se preferite carbonato di calcio più bianco di titanio
acqua, tutto in parti uguali

Mettere la colla in acqua fredda 24 ore prima, ne bastano circa 80gr. per litro di acqua. Prima dell'uso far scaldare a bagnomaria avendo cura di non farla bollire. Durante l'uso mantenere la colla calda.
Preparate una soluzione di gesso e colla mettendo in un recipiente del gesso di Meudon polverizzato e setacciato ( in alternativa carbonato di calcio piu bianco di titanio ) aggiungendo poco a poco la colla tiepida e con un mestolino di legno mescolare bene fino ad ottenere una pasta densa e senza grumi. Allungarla con acqua sufficientemente per poterla distendere agevolmente sul supporto con una pennellessa.
Si fa seccare la prima mano e se ne applica una seconda incrociando le pennellate.
Quando anche la seconda mano è secca si leviga con carta vetrata o pietra pomice.
In questo modo il supporto e pronto per ricevere la pittura a tempera o a guazzo.
Se si intende dipingervi ad olio occorre passare una leggera mano di cementite allungata con acquaragia, oppure della vernice dammara diluita con un po' di olio di lino crudo, in alternativa bianco di titanio in olio.
Per chi preferisce lavorare su un fondo di colore è possibile applicare sull'imprimitura una leggera tinteggiatura a tempera evitando la terra d'ombra, la terra di Siena bruciata, le lacche ed il vermiglione i quali con il tempo possono causare alterazioni di colore.
E' importante dare una mano di cementite o anche di idropittura sul retro della tavola in modo tale da evitare che il legno ( che e vivo, non dimentichiamolo! ) si possa incurvare.
Nella preparazione di compensati e pressatini vari per dipingervi ad olio si può usare anche una semplice mano di vernice dammara diluita con un po' d'olio di lino.
Le tavole ed i compensati montati su telaio si possono preparare anche con della colla di caseina:
questo tipo di imprimitura viene preferita da molti perchè non teme l'umidità. Basterà mescolare del gesso da decoratori in polvere con la colla di caseina.
Un sistema tradizionale nell'esecuzione di imprimitura su tavola e quindi anche su pressati e compensati montati su telai per dipingervi a tempera o ad olio e il seguente:

Si impasta del bianco di titanio con eguale quantità d'acqua, 10 gr. di questo impasto si sciolgono in 90 gr. di colla di caseina e con questa soluzione si applica la prima mano a tutta la superficie, indi se ne applica una seconda mano aumentando la dose della pasta di bianco e diminuendo il quantitativo di colla, cioe 20gr. di pasta di bianco e 70gr. di colla, se ne applica una terza mano con 40gr. di pasta e 70 gr. di colla.
Occorre preparare la pasta di bianco di titanio ogni volta e naturalmente bisogna che ogni mano sia perfettamente asciutta prima di applicarne la successiva.
 Passare infine della carta vetrata fine in modo da ottenere un piano levigato.

La prossima volta vi parlerò dell'imprimitura delle tele



lunedì 16 giugno 2014

Lezioni di Pittura. Il Fondo Pittorico


Vorrei  parlarvi del materiale che occorre per dipingere cominciando dal "fondo pittorico"  e cioè dal supporto o superficie su cui applicare il colore.
E' possibile usare Carta, cartone telato, tela, compensati o pressati di vario genere.
La scelta del supporto e la sua preparazione sono fondamentali per un risultato ottimale, quindi a questo proposito sconsiglio i cartoni telati o peggio tele in materiale sintetico.
Certo! Costano meno ed un principiante penserà:
Non vale la pena spendere molto per lavori di studio che sicuramente non potranno essere dei capolavori!
E qui ci si sbaglia. Io consiglio sempre ai miei allievi di usare materiale di buona qualità, in primo luogo perchè si impara bene come reagisce il colore ed inoltre non ci si demoralizza subito incontrando molte difficoltà.
Le tele o i cartoni sintetici sono piuttosto difficili da trattare, così se non sono un problema per un professionista lo sono per un aspirante pittore.
Si incontra molta difficoltà nella stesura del colore che viene assorbito male o addirittura scivola specialmente con le stesure successive.
Rispetto alle fibre naturali come lino e cotone si impiega molto più tempo con scarso rendimento e, naturalmente un risultato peggiore.
Lo ripeto! Non si pensi che essendo principianti si possa usare materiale scadente. Proprio in quanto principianti l'uso di detto materiale aumenta la difficoltà nel lavoro dovuto alla mancanza di esperienza.
E' bene preparare il supporto con una mano di gesso acrilico di base che si può trovare in qualsiasi colorificio per belle arti.
Fra quelli che io ho provato il migliore è della Lukas, costa un po', ma che rendimento!
Anche se le tele in vendita sono già preparate è meglio dare una mano ulteriore di gesso ed in seguito preparare la tela con una base di colore. Assicuratevi che la tela sia davvero di cotone 100% perchè i rivenditori spesso vi spacciano per fibre naturali tele sintetiche.
Le migliori per iniziare sono quelle di cotone a trama molto fine perchè vi permettono una stesura del colore uniforme ed è possibile eseguire velature e sfregature in modo molto semplice.

 La prossima volta vi darò una ricetta per farvi il gesso da soli


martedì 27 maggio 2014

Perchè un quadro su Luciano Ligabue?



Semplice!


Perchè condivido le sue parole, mi ci riconosco!

ALZATI CHE SI STA ALZANDO LA CANZONE POPOLARE...

Così canta Ivano Fossati. Ed è proprio così!

Altro che canzonette o " musica leggera ", la canzone è davvero popolare perchè è un messaggio rivolto a  tutti,  è qualcosa di maledettamente serio e chi le scrive deve avere grande responsabilità.

Ci sono canzoni che hanno fatto epoca, che hanno accompagnato ed influenzato intere generazioni le quali si sono riconosciute in quel messaggio.

Ma tornando a Ligabue...

Quelle parole  fra centinaia di migliaia possibili, scelte con cura, con sintetica precisione e con passione mi hanno colpito al cuore, hanno centrato il bersaglio.

E' vero! Siamo proprio noi il " sale della terra " e lui, Luciano ci punta e si punta il dito contro e ci mette in guardia.

Attenti! Questa nostra umanità la stiamo distruggendo con la sete di potere, con la mancanza di responsabilità con cui si fanno le scelte, con l'arroganza di chi non ha paura, con la menzogna e la furbizia, con il voler a tutti i costi apparire anzicchè essere. Un triste elenco di un'umanità alla deriva.

E allora ecco che ancora una volta possiamo rialzarci ed agire.

Sta a noi la scelta di essere quel " sale " che darà un senso a questo mondo oppure che lo porterà ad essere arido e sterile.